“Conte ha fallito, ora non faccia il cattivo maestro perché la continua evocazione della piazza come scorciatoia appare un modo subdolo per provocarla”. Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna interviene sulla riforma del reddito di cittadinanza. “Le sue parole sono un’involontaria ammissione di responsabilità, di un gravissima responsabilità: se il numero di percettori è ancora elevato – evidenzia Cappellacci-, significa che come politica attiva del lavoro questa misura è stata un fallimento. Altro che abolizione della povertà, hanno aperto la fabbrica della disoccupazione e ora lui e Grillo, gatto e volpe recidivi, vorrebbero far credere ancora che basta piantare il denaro per terra perché poi da un albero arrivi altro denaro. Sapevano bene – ha concluso Cappellacci- che gli unici beneficiari a vita sarebbero stati loro, che su questa impostura hanno costruito brillanti carriere politiche, carpendo il consenso per poi lasciare gli elettori in condizioni di miseria. Perché è sul malessere che hanno costruito il loro percorso elettorale. Hanno governato per cinque anni e i risultati sono di fronte agli occhi di tutti. Ci vuole una bella faccia tosta – ha concluso Cappellacci- per pretendere di mettersi in testa ad una piazza di persone che proprio loro hanno lasciato nei guai”.