Dalle istituzioni, dai volontari, dai riferimenti religiosi e civili del popolo ucraino abbiamo ricevuto un grande messaggio: un futuro di pace e di libertà è possibile. Dobbiamo lavorare tutti per costruirlo insieme. E’ questo è il significato della missione che abbiamo appena concluso insieme al vicepresidente della Camera, Giorgio Mulé ed i parlamentari Lia Quartapelle Procopio, Giangiacomo Calovini, Marco Pellegrini, Anastasio Carrà. Un messaggio al quale rispondiamo con fatti concreti. La nostra delegazione ha garantito che l’aiuto offerto dall’Italia fin dall’inizio del conflitto proseguirà e andrà oltre anche per la ricostruzione. Sul piano militare il nostro Paese ha assicurato mezzi e programmi di addestramento. Massimo impegno sul fronte umanitario, con la fornitura di farmaci e di generi alimentari. Sul piano economico, l’Italia è protagonista del piano europeo di recupero per l’Ucraina, con i progetti per la ricostruzione ed è attualmente operativa con le azioni per mettere al riparo dagli attacchi russi alle infrastrutture energetiche. Insomma, siamo al fianco del popolo ucraino e lo saremo sempre, con particolare attenzione a chi, come i bambini, patisce più di tutti il dramma della guerra. Particolarmente toccante è stata la visita alla ‘Casa della Speranza’, che da anni assicura educazione e sostegno ai bambini e che dallo scoppio del conflitto ha prestato un’assistenza umanitaria capillare alla popolazione. E’ da qui, come anche dall’ospedale pediatrico colpito da un missile a Luglio, che deve rinascere non solo l’Ucraina ma quell’Europa dei popoli sognata dai nostri avi e che ora sta rivivendo gli incubi del secolo scorso. E’ questo lo spirito che abbiamo condiviso con i nostri colleghi parlamentari ucraini e con il sindaco di Kiev e che ci vedrà sempre più uniti per restituire un presente e un futuro ai fratelli d’Ucraina.

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