Oggi voglio parlarvi di un risultato importante: l’approvazione di un ordine del giorno a mia prima firma che impegna il Governo a valutare l’opportunità di estendere il programma di screening gratuito per il tumore al seno alle donne tra i 45 e i 74 anni su tutto il territorio nazionale, e a rendere più efficaci le campagne per migliorare l’adesione ai programmi di screening mammario già esistenti. È un passo fondamentale verso una sanità più giusta e vicina alle persone, perché la prevenzione è la nostra arma più potente nella lotta contro questa malattia.
Perché è una priorità?
Il tumore al seno è il più diffuso tra le donne, con circa 60 mila nuovi casi diagnosticati ogni anno. Ma c’è una buona notizia: quando viene individuato in fase precoce, grazie agli screening e alle terapie avanzate, la sopravvivenza a cinque anni arriva al 98%.
Nonostante questi dati incoraggianti, questa patologia rappresenta ancora la principale causa di morte per tumore nelle donne in diverse fasce d’età. Per questo, dobbiamo fare di più. Attualmente lo screening è raccomandato e gratuito solo per le donne tra i 50 e i 69 anni con frequenza biennale, anche se molte regioni stanno estendendo a loro spese lo screening alle fasce d’età 45-49 con intervallo annuale e 70-74 con intervallo biennale. Con questo ordine del giorno, vogliamo che tutte le donne, ovunque vivano, abbiano le stesse opportunità di prevenzione.
Un modello di sanità che funziona
La prevenzione non è solo una questione di numeri, ma di vite salvate e famiglie che possono guardare al futuro con più serenità. Come ho ribadito molte volte,
questo è il modello di sanità che vogliamo: un sistema che si prenda cura delle persone prima ancora che diventino pazienti da curare.
Estendere lo screening significa anche ridurre i costi della sanità pubblica. La diagnosi precoce permette di affrontare il tumore quando è più facilmente curabile, evitando trattamenti più complessi e invasivi. È un investimento che genera salute e risparmi, ma soprattutto giustizia sociale.
La forza della prevenzione
La prevenzione è una responsabilità condivisa tra politica, istituzioni sanitarie e cittadini. Oltre a garantire che lo screening sia disponibile per tutte le donne dai 45 ai 74 anni, è fondamentale rafforzare le campagne di informazione per aumentare l’adesione ai programmi già esistenti. Ogni donna che partecipa a uno screening non protegge solo se stessa, ma diventa un esempio per tante altre.
Guardiamo al futuro
Questo risultato non è un punto di arrivo, ma una tappa di un percorso più lungo e ambizioso. La lotta al tumore al seno richiede attenzione continua, investimenti nella ricerca e nella prevenzione, e un sistema sanitario che metta al centro le persone.
Continuerò a lavorare per una sanità che non lasci nessuno indietro, che sia capace di ascoltare e di intervenire al momento giusto. Insieme possiamo costruire un futuro in cui il tumore al seno sia affrontato sempre più precocemente e con risultati sempre migliori. La prevenzione salva vite, e insieme possiamo salvare molte più vite.