I lavori della XII Commissione Affari Sociali e Salute

La settimana appena trascorsa ha rappresentato un momento di grande intensità e impegno per chi, come me, vive il privilegio e la responsabilità di servire il proprio Paese in Parlamento. È stata una settimana che ha intrecciato temi di grande rilevanza sociale con la necessità di guardare al futuro, mantenendo saldo il legame con i principi di equità, modernità e tutela dei diritti. In questo articolo, desidero condividere alcuni dei passaggi più significativi, ripercorrendo il lavoro svolto in Commissione e in Aula.

Sanità e innovazione: investire sulle persone

In Commissione, il focus è stato su alcuni temi centrali per il nostro sistema sanitario e sociale. Primo fra tutti, le audizioni per l’istituzione della figura professionale dell’autista soccorritore. Parliamo di una figura essenziale, spesso invisibile, che opera nel cuore delle emergenze, assicurando che i cittadini possano ricevere cure rapide ed efficaci. È una battaglia di dignità professionale, ma anche di efficienza sanitaria.

Dalle audizioni stanno emergendo spunti interessanti e concreti, che permettono di arricchire la proposta con contributi importanti. Le esperienze dirette di chi opera sul campo, insieme alle osservazioni degli esperti, stanno evidenziando i bisogni di formazione, le competenze necessarie e le condizioni operative da garantire per rendere questa figura pienamente efficace e riconosciuta. È un esempio di come il lavoro parlamentare possa trasformare l’ascolto in azioni mirate, migliorando le proposte a partire dalle esigenze reali.

Abbiamo affrontato anche il tema delle terapie digitali, un ambito che rappresenta una delle frontiere più innovative della medicina. La tecnologia non è solo uno strumento: è un’opportunità per migliorare la vita delle persone, rendere le cure più accessibili e costruire un sistema sanitario capace di rispondere alle sfide del futuro. L’Italia deve essere protagonista di questa rivoluzione, non spettatrice passiva.

Infine, abbiamo avviato un’indagine conoscitiva sul riordino delle professioni sanitarie. La pandemia ci ha insegnato che senza un sistema sanitario forte, non c’è sicurezza, non c’è stabilità. Riorganizzare, valorizzare e sostenere chi lavora ogni giorno per la nostra salute è un dovere morale e politico.

Infanzia e adolescenza: i diritti non sono negoziabili

Il tema dell’infanzia e dell’adolescenza è stato al centro di un’importante discussione sulla ripartizione del Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza. Questo fondo, previsto dalla legge 285/1997, è destinato a 15 città italiane, tra cui Cagliari, ed è uno strumento cruciale per migliorare le politiche sociali e tutelare i diritti dei più piccoli. Ogni euro speso per i bambini non è un costo, ma un investimento per il futuro del Paese. Garantire loro opportunità, sicurezza e benessere significa costruire una società più giusta e coesa.

Separazione delle carriere: un passo verso la giustizia

In Aula, abbiamo approvato il Disegno di Legge sulla separazione delle carriere della magistratura. È un passaggio che considero fondamentale per garantire maggiore trasparenza e imparzialità nel nostro sistema giudiziario. La giustizia non può essere piegata a interessi o pregiudizi; deve essere un baluardo di equità e fiducia per i cittadini. Questo provvedimento non è contro la magistratura, ma a favore di un sistema più chiaro, che restituisca ai cittadini la fiducia nelle istituzioni.

Un impegno che guarda avanti

Questa settimana, come molte altre, ha confermato che il lavoro politico è fatto di ascolto, approfondimento e decisioni. È un percorso che richiede costanza, dedizione e una visione che sappia coniugare il presente con il futuro. Le sfide sono molte, ma lo sono anche le opportunità. Dalla sanità alle politiche sociali, dalla tutela dei diritti alla riforma della giustizia, ogni passo è mosso dalla convinzione che possiamo e dobbiamo costruire un’Italia più forte, solidale e innovativa.

Il mio impegno continua, con la consapevolezza che ogni risultato raggiunto è frutto di un lavoro collettivo, di un dialogo costante con cittadini, istituzioni e professionisti. È questa la strada che voglio continuare a percorrere: una strada fatta di autonomia, libertà e responsabilità.

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